BANCA IFIS
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Gruppo Banca IFIS: utile netto di periodo a 29,9 milioni. Margine di intermediazione a 130,1 milioni

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Mestre (Venezia), 9 maggio 2019 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS, riunitosi oggi sotto la presidenza di Sebastien Egon Fürstenberg, ha approvato i risultati relativi al primo trimestre 2019.

«Le mie prime impressioni della Banca sono di una realtà dinamica, innovativa e profittevole con un team coeso di manager giovani, capaci e con esperienze professionali complementari – spiega Luciano Colombini, Amministratore Delegato del Gruppo Banca IFIS -. I risultati trimestrali evidenziano un margine di intermediazione pari a 130 milioni di euro, ottenuto con il contributo di tutte le aree di business della Banca. Il business model della Banca è unico nel suo genere, con una buona diversificazione e specializzazione in diversi segmenti di mercato.

La strategia dovrà essere orientata alla crescita delle diverse business unit mantenendo un’attenzione particolare alla qualità dell’attivo e ai costi operativi. Nel settore NPL continueremo nell’acquisizione di portafogli e nel miglioramento dei processi di recupero, facendo leva anche sulla recente acquisizione di FBS che ci consentirà di proporci sul mercato come acquirenti e gestori per conto terzi di portafogli NPL anche nel segmento secured e corporate. Nel settore Imprese allargheremo l’offerta di credito e i servizi alle Piccole e Medie Imprese».

«Abbiamo un ottimo posizionamento per continuare a crescere nei prossimi trimestri come dimostrato, nel settore NPL, dalle posizioni in ODA (Ordinanze di Assegnazione) e in Secured e Corporate che solo nell’ultimo trimestre hanno riportato un incremento di oltre il 5% in termini di Gross Book Value. Il settore Imprese, attivo nel comparto delle PMI, uno dei più attraenti del mercato in termini di crescita e rendimento, presenta una buona diversificazione in termini settoriali, geografici e di clientela – continua l’Amministratore Delegato -. Nel primo trimestre 2019 l’utile netto di periodo si è attestato a 30 milioni di euro, mentre il costo del credito ha visto una normalizzazione dopo gli accantonamenti straordinari su alcune singole posizioni effettuate nel 2018».

«Particolare attenzione dovrà essere rivolta ora al cost/income e ai costi operativi senza impattare gli investimenti in tecnologia e nell’innovazione digitale e nel settore NPL necessari ad assicurare la nostra crescita futura.

Confermata la massima attenzione ai requisiti patrimoniali della Banca. Nel primo trimestre 2019, il CET1 è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al trimestre precedente attestandosi al 10,29%, pur includendo 41 milioni di euro di avviamento derivanti dall’acquisizione di FBS. Il CET1 si conferma ben sopra il requisito SREP dell’8,12% per il 2019. Total capital del 14,02% verso un requisito SREP del 12,5%.

La Banca si trova quindi ben posizionata per intraprendere il percorso di crescita dei prossimi anni in cui metterò il massimo impegno, contento di essere entrato a far parte di questa dinamica realtà. L’azionista di controllo ci ha confermato il suo supporto alla strategia e alla crescita della Banca» conclude Colombini.


Principali dinamiche

DATI RICLASSIFICATI 1

Di seguito le principali voci economiche dei risultati del Gruppo Banca IFIS del primo trimestre 2019.

Margine di intermediazione

Il margine di intermediazione consolidato è pari a 130,1 milioni di euro, -6,7% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio 2018. Il settore NPL si attesta a complessivi 62,6 milioni di euro (65,1 milioni di euro al 31 marzo 2018, -3,8%) per l’effetto combinato dovuto all’apporto positivo connesso al consolidamento del Gruppo FBS, compensato dall’entrata a regime del «modello massivo ante ODA» e dalla ricalibrazione del modello massivo della gestione stragiudiziale.

In contrazione il margine del settore Imprese, -15,3% rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio, dove ai risultati in crescita dell’area di business Crediti Commerciali (+1,8% rispetto al 31 marzo 2018) e dell’area di business Leasing (+9,2% rispetto al 31 marzo 2018) si contrappone il fisiologico minore contributo del “reversal PPA”3 nell’area Corporate Banking rispetto all’omologo periodo dell’esercizio precedente.

Rettifiche di valore nette1

Le rettifiche di valore nette per rischio di credito ammontano a 13,1 milioni di euro (rispetto a rettifiche nette per 11,0 milioni al 31 marzo 2018) e sono interamente riferite al settore Imprese. I maggiori accantonamenti del primo trimestre 2019 del settore Imprese, rispetto all’omologo periodo dell’esercizio precedente, sono in parte dovuti ad ulteriori accantonamenti su inadempienze probabili del settore delle costruzioni resi necessarie a seguito delle ulteriori evoluzioni avvenute nel periodo.

Costi operativi

Sono pari a 74,4 milioni di euro (73,4 milioni al 31 marzo 2018, +1,3%). Il cost/income ratio (rapporto tra costi operativi e margine di intermediazione) si attesta al 57,2% rispetto al 52,7% al 31 marzo 2018. 

Le spese per il personale, pari a 31,4 milioni, si incrementano del 17,2% (26,8 milioni al 31 marzo 2018). In totale il numero dei dipendenti del Gruppo al 31 marzo 2019 è di 1.764 in crescita del 14,5% rispetto al corrispondente numero al 31 marzo 2018 (1.541 unità). Tale incremento comprende 100 risorse rinvenienti dall’inclusione nel perimetro di Gruppo delle controllate FBS S.p.A. e FBS Real Estate.

Le altre spese amministrative, pari a 43,3 milioni di euro contro i 46,6 milioni di euro al 31 marzo 2018, registrano un decremento del 7,1%. La variazione del periodo è legata all’effetto combinato dell’incremento dei costi connesso all’acquisizione del Gruppo FBS, più che compensato dalla riduzione dell’imposta di registro sostenuta per l’attività di recupero giudiziale dei crediti appartenenti al settore NPL che passa da 10,7 milioni di euro al 31 marzo 2018 a 5,6 milioni di euro al 31 marzo 2019.

L’utile netto del Gruppo

Al 31 marzo 2019 si attesta a 29,9 milioni di euro rispetto ai 37,9 milioni di euro al 31 marzo 2018, con un decremento del 20,9%.

Focus sui singoli settori

Con riguardo al contributo dei singoli settori alla formazione dei risultati economico-patrimoniali al 31 marzo 2019, si riportano di seguito le principali dinamiche:

  • Il margine di intermediazione del settore Imprese, che contribuisce per il 51,2% al totale, si attesta a 66,6 milioni di euro con un decremento del 15,3% rispetto ai 78,6 milioni del corrispondente periodo del 2018, in quanto ai risultati in crescita nelle aree di business qui raggruppate si contrappone il minor contributo del “reversal PPA”3 nel comparto Corporate Banking (13,4 milioni di euro al 31 marzo 2019 contro i 19,0 milioni al 31 marzo 2018, -29,2%). Il totale dei crediti del settore Imprese al 31 dicembre 2018 è pari a 5.954,8 milioni di euro, in crescita dello 0,6% rispetto al 31 dicembre 2018.
     
  • In particolare, l’area Crediti Commerciali realizza un margine di intermediazione pari a 40,6 milioni di euro (39,9 milioni di euro al 31 marzo 2018, +1,8%); il turnover del settore sale a 3,4 miliardi di euro (+19,1% rispetto al 31 marzo 2018), con un numero di imprese clienti in crescita dell’11,0% rispetto all’anno precedente. L’impiego puntuale dell’area Crediti Commerciali si attesta a 3,6 miliardi di euro, +0,3% rispetto al 31dicembre 2018.
     
  • Il Corporate Banking realizza un margine di intermediazione pari a 9,4 milioni di euro con un decremento del 60,1% dovuto sostanzialmente alla minore valutazione delle attività valutate al Fair Value per 7,8 milioni e al minore contributo del “reversal PPA”3 (13,4 milioni di euro vs 19,0 milioni al 31 marzo 2018). Tale diminuzione è fisiologica in quanto connessa alla progressiva estinzione naturale dei finanziamenti sottostanti ed è inoltre accentuata dagli effetti delle estinzioni anticipate occorse nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente. L’impiego puntuale del settore Corporate Banking ammonta a 805,5 milioni di euro, +0,9% rispetto a fine 2018.
     
  • Nel primo trimestre l’area di business Leasing ha registrato un margine di intermediazione pari a 13,6 milioni di euro in crescita del 9,2% rispetto al corrispondente periodo del 2018 principalmente per un minor impatto delle commissioni passive di intermediazione.

Le nuove erogazioni dei primi tre mesi dell’anno 2019 risultano pari a 165,1 milioni di euro (-3,9% rispetto al primo trimestre 2018) e riguardano principalmente il comparto autolease (-10,4% rispetto al primo trimestre 2018). L’ammontare dei crediti verso la clientela ammonta a 1.412,3 milioni di euro, +0,9% rispetto al 31 dicembre 2018.

  • Il margine di intermediazione del settore NPL1, settore dedicato all’acquisizione e trasformazione di crediti non paganti in piani sostenibili di rientro prevalentemente unsecured, ammonta a 62,6 milioni di euro (65,1 milioni di euro al 31 marzo 2018, -3,8%). Tuttavia per una corretta comparazione dei risultati devono essere evidenziati i seguenti effetti:
     
    • Contributo al Risultato nello della gestione finanziaria del Gruppo FBS che nel primo trimestre 2019 ammonta a 8,2 milioni di euro.
    • Effetti negativi derivanti dall’entrata a regime del nuovo “modello massivo ante ODA” per 9 milioni di euro nel primo trimestre 2019 dovuti alla gestione all’interno dei modelli di valutazione delle inefficienze dei tribunali esterni (c.d. “haircut”), non ancora presenti invece nel primo trimestre 2018 per una mera questione temporale.
    • Effetti positivi nel primo trimestre 2018 per circa 3 milioni dovuti principalmente alla ricalibrazione dei modelli effettuate per tenere conto delle evoluzioni storiche osservate sia nella dinamica degli incassi sia nelle caratteristiche dei portafogli oggetto di acquisto non presenti nel primo trimestre 2019.

Al netto di tali effetti, il risultato della gestione finanziaria passerebbe da 62,1 milioni di euro a 63,5 milioni di euro al 31 marzo 2019 (+2,1%). Tale crescita è sostenuta dalle buone performance registrate dalla gestione dei portafogli in essere che ha comportato una migliore qualità degli accordi di pagamento sottoscritti, nonché dal maggior numero di precetti e pignoramenti prodotti.

Il valore nominale dei crediti gestiti al 31 marzo 2019 ammonta a 16,6 miliardi di euro mentre il valore netto ammonta a 1.123,4 milioni di euro. Gli incassi sono passati da 40,1 milioni di euro nel primo trimestre 2018 a 56,7 milioni al 31 marzo 2019.

La sommatoria dei flussi di cassa attesi lordi (ERC – Estimated Remaining Collections) è pari a circa 2,4 miliardi di euro.

Raccolta

Nel corso del primo trimestre 2019 il Gruppo ha proseguito nella sua strategia di consolidamento della raccolta wholesale al fine di garantire un miglior equilibrio rispetto alla raccolta retail e in linea con questa strategia nel corso del primo semestre dell’anno si è assistito ad operazioni sul mercato del debito con investitori istituzionali. Al 31 marzo 2019 la struttura del funding risulta così composta:

  • 64,2% clientela;
  • 12,8% ABS;
  • 12,2% titoli di debito;
  • 8,9% TLTRO;
  • 1,9% altro.

Quanto agli attivi a supporto della collateralizzazione di parte del funding si segnala che al 31 marzo 2019 il Gruppo detiene 423 milioni di euro di titoli di stato (411,3 milioni il loro fair value, +0,2% rispetto al 31 dicembre 2018), con duration contenute, classificate tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Di seguito la composizione delle attività deteriorate nette dei crediti valutati al costo ammortizzato del settore Imprese (che sono pari a 307,3 milioni di euro):

  • le sofferenze nette ammontano a 67,8 milioni, sostanzialmente allineati ai 67,9 milioni di euro al 31 dicembre 2018 (-0,1%); il rapporto tra le sofferenze nette e gli impieghi netti si attesta al 1,1%, allineato al dato al 31 dicembre 2018. Il coverage ratio si attesta al 73,1% (73,0% al 31 dicembre 2018);
  • le inadempienze probabili nette presentano un saldo di 150,2 milioni rispetto ai 147,5 milioni di euro al 31 dicembre 2018 (+1,9%); il coverage ratio si attesta al 38,0% rispetto al 36,9% al 31 dicembre 2018;
  • le esposizioni scadute deteriorate nette ammontano a 89,2 milioni contro i 95,0 milioni di euro al 31 dicembre 2018 (-6,1%). Il coverage ratio delle esposizioni scadute deteriorate nette si attesta al 11,3% in linea con il dato al 31 dicembre 2018.

Complessivamente, il Gross NPE ratio del settore Imprese è pari a 9,5% (9,5% al 31 dicembre 2018) e il Net NPE Ratio è pari a 5,2% (5,2% al 31 dicembre 2018).

Patrimonio e ratio

Il patrimonio netto consolidato del Gruppo al 31 marzo 2019 si attesta a 1.489,3 milioni di euro rispetto ai 1.459,0 milioni del 31 dicembre 2018, con un incremento del 2,1%.

Il capitale primario di classe 1 (CET1) e il ratio Totale fondi propri consolidati con il consolidamento prudenziale in La Scogliera al 31 marzo 2019 si attestano per il CET1 al 10,29% (rispetto ai dati al 31 dicembre 2018 pari al 10,30%) mentre il Totale fondi propri consolidato si attesta al 14,02% (rispetto al 14,01% del dato al 31 dicembre 2018).

Il capitale primario di classe 1 (CET1) e il ratio Totale fondi propri consolidati del solo Gruppo Banca IFIS, senza considerare gli effetti del consolidamento nella controllante La Scogliera4, al 31 marzo 2019 si attestano per il CET1 al 13,53% (rispetto ai dati al 31 dicembre 2018 pari al 13,74%) mentre il Totale fondi propri consolidato si attesta al 18,03% (rispetto al 18,20% del dato al 31 dicembre 2018).

Si segnala inoltre che, in data 28 gennaio 2019, Banca d’Italia ha richiesto al Gruppo Bancario Banca IFIS di adottare per il 2019 i seguenti requisiti di capitale a livello consolidato, comprensivi del 2,5% a titolo di riserva di conservazione del capitale:  

  • coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio) pari all’8,12%, vincolante nella misura del 5,62%;
  • coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio) pari al 10,0%, vincolante nella misura del 7,5%;
  • coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio) pari al 12,5%, vincolante nella misura del 10,0%.

Il Gruppo Bancario Banca IFIS soddisfa già al 31 marzo 2019 i predetti requisiti prudenziali.

Fatti di rilievo avvenuti nel periodo

 


Il Gruppo Banca IFIS, adottando un approccio di trasparenza e tempestività nella comunicazione al mercato, pubblica costantemente informazioni sui fatti di rilievo tramite comunicati stampa. Si rimanda alla sezione “Investor Relations” e alla sezione “Media Press” del sito web istituzionale www.bancaifis.it per visualizzare tutti i comunicati stampa.

Di seguito una sintesi dei fatti di maggior rilievo avvenuti nel periodo.

Perfezionata l’acquisizione del 90% del capitale di FBS S.p.A.

Il 7 gennaio 2019 è stato perfezionato l’acquisto di FBS S.p.A., il quarto operatore nazionale specializzato nella gestione di NPL ipotecari e corporate. L’operazione, annunciata il 15 maggio 2018 e finanziata interamente grazie alla liquidità di cui Banca IFIS dispone, ha riguardato il 90% del capitale di FBS per un controvalore di 58,5 milioni di euro pagato in denaro. Paolo Strocchi, azionista di maggioranza di FBS fin dalla fondazione, è rimasto amministratore delegato e socio assieme al top management di FBS con una quota pari al 10% del capitale di FBS, oggetto di opzioni di vendita e acquisto concesse, reciprocamente, dal top management e da Banca IFIS, che prevedono alcune finestre di esercizio nell'arco di un periodo compreso fra 2 e 4 anni e valorizzazioni variabili anche in ragione dell'andamento di FBS S.p.A.

Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo

 


L’Assemblea degli azionisti approva il bilancio 2018. Eletto il nuovo Cda, Luciano Colombini amministratore delegato

L’Assemblea ordinaria degli azionisti di Banca IFIS S.p.A riunitasi il 19 aprile 2019 ha approvato il bilancio relativo all’esercizio 2018, la distribuzione di un dividendo pari a 1,05 euro per ciascuna azione ordinaria con stacco cedola (n. 22) il 29 aprile 2019, record date il 30 aprile e messa in pagamento dal 2 maggio 2019. L’assemblea ha approvato l’allargamento del numero dei consiglieri da 9 a 12, nominando membri del Consiglio di Amministrazione per il triennio 2019-2021. Dal 19 aprile 2019 Luciano Colombini è il nuovo amministratore delegato di Banca IFIS S.p.A.

Si segnala infine che, nella riunione tenutasi in data odierna, il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS S.p.A. ha proceduto, in conformità alla disciplina applicabile e tenuto conto delle risultanze delle attività effettuate in proposito dal Comitato Nomine, alla verifica dei requisiti di idoneità di cui all’art. 26 del D. Lgs. 1 settembre 1993, n. 385 (“TUB”) in capo ai componenti degli organi sociali eletti dall’assemblea del 19 aprile 2019. Ad esito di tale attività, il Consiglio di Amministrazione ha positivamente accertato – anche sulla base delle dichiarazioni degli interessati e tenuto conto delle informazioni a propria disposizione, nonché della documentazione fornita ai Consiglieri dalle competenti strutture interne - il possesso dei requisiti di idoneità di cui all’art. 26 TUB di tutti i componenti dell’organo di amministrazione e del collegio sindacale.

Dichiarazione del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

 
 

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Mariacristina Taormina, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.


1 Le rettifiche di valore nette su crediti afferenti al settore NPL sono interamente riclassificate fra gli interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business essendo esse parte integrante del rendimento complessivo.

2 I fondi propri, le attività ponderate per il rischio ed i coefficienti di solvibilità consolidati al 31 marzo 2019 sono stati determinati avendo a riferimento i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 recepiti nelle Circolari della Banca d’Italia n. 285 e n. 286 del 17 dicembre 2013. L’articolo 19 del CRR prevede ai fini prudenziali il consolidamento di Banca IFIS nella Holding La Scogliera. Con finalità informative si è provveduto a calcolare i medesimi indici senza includere gli effetti del consolidamento in La Scogliera. Pertanto, il totale fondi propri qui indicato è relativo al solo perimetro del Gruppo Banca IFIS, che dunque esclude gli effetti derivanti dal consolidamento ai fini prudenziali nella controllante La Scogliera S.p.A.


4 Il totale fondi propri qui indicato è relativo al solo perimetro del Gruppo Banca IFIS, che dunque esclude gli effetti derivanti dal consolidamento ai fini prudenziali nella controllante La Scogliera S.p.A. I fondi propri, le attività ponderate per il rischio ed i coefficienti di solvibilità consolidati al 31 marzo 2019 sono stati determinati avendo a riferimento i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 recepiti nelle Circolari della Banca d’Italia n. 285 e n. 286 del 17 dicembre 2013. L’articolo 19 del CRR prevede l’inclusione ai fini del consolidamento prudenziale della holding del Gruppo bancario non consolidata nel patrimonio netto contabile.

Schemi di Bilancio Riclassificati



Le rettifiche/riprese di valore nette su crediti afferenti al settore NPL sono state interamente riclassificate fra gli Interessi attivi e proventi assimilati al fine di dare una rappresentazione maggiormente aderente alle peculiarità di tale business e quale parte integrante del rendimento.

Stato Patrimoniale Consolidato Riclassificato

 


VOCI DELL'ATTIVO
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE ALVARIAZIONE
31.03.201931.12.2018ASSOLUTA%
Cassa e disponibilità liquide72482450,0%
Attività finanziarie detenute per la negoziazione con impatto
a conto economico
26.42629.809(3.383)(11,3)%
Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
con impatto a conto economico
174.508163.84510.6636,5%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
432.901432.0948070,2%
Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato996.333590.595405.73868,7%
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato7.322.1307.313.9728.1580,1%
Partecipazioni6-6n.a.
Attività materiali145.869130.65015.21911,6%
Attività immateriali65.85523.27742.578182,9%
di cui:----
 - avviamento42.2631.51540.748n.s.
Attività fiscali:396.280395.0841.1960,3%
  a) correnti47.06346.8202430,5%
  b) anticipate349.217348.2649530,3%
Altre attività303.252302.8873650,1%
Totale dell'attivo9.863.6329.382.261481.3715,1%


VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
(in migliaia di euro)
CONSISTENZE ALVARIAZIONE
31.03.201931.12.2018ASSOLUTA%
Debiti verso banche valutati al costo ammortizzato844.790785.39359.3977,6%
Debiti verso clientela valutati al costo ammortizzato5.021.4814.673.299348.1827,5%
Titoli in circolazione1.955.4001.979.002(23.602)(1,2)%
Passività finanziarie di negoziazione30.25431.155(901)(2,9)%
Passività fiscali:63.06652.72210.34419,6%
  a) correnti23.22513.3679.85873,7%
  b) differite39.84139.3554861,2%
Altre passività422.549367.87254.67714,9%
Trattamento di fine rapporto del personale9.8788.0391.83922,9%
Fondi per rischi e oneri26.91325.7791.1344,4%
Riserve da valutazione(14.362)(14.606)244(1,7)%
Riserve1.315.4181.168.543146.87512,6%
Sovrapprezzi di emissione102.116102.116-0,0%
Capitale53.81153.811-0,0%
Azioni proprie (-)(3.103)(3.103)-0,0%
Patrimonio di pertinenza di terzi (+ / -)5.5015.476250,5%
Utile (perdita) di periodo (+/-)29.920146.763(116.843)(79,6)%
Totale del passivo e del patrimonio netto9.863.6329.382.261481.3715,1%

Conto Economico Consolidato Riclassificato

 


VOCI
(in migliaia di euro)
ESERCIZIOVARIAZIONE
31.03.201931.03.2018ASSOLUTA%
Margine di interesse115.264119.480(4.216)(3,5)%
Commissioni nette23.82819.8204.00820,2%
Altre componenti del margine di intermediazione(8.983)78(9.061)n.s.
Margine di intermediazione 130.109139.378(9.269)(6,7)%
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito(13.088)(10.957)(2.131)19,4%
Risultato netto della gestione finanziaria117.021128.421(11.400)(8,9)%
Spese amministrative:(74.768)(73.452)(1.316)1,8%
  a) spese per il personale(31.447)(26.827)(4.620)17,2%
  b) altre spese amministrative(43.321)(46.625)3.304(7,1)%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri(2.512)(2.806)294(10,5)%
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali e immateriali(4.062)(2.809)(1.253)44,6%
Altri oneri/proventi di gestione6.9785.6461.33223,6%
Costi operativi(74.364)(73.421)(943)1,3%
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 42.65755.000(12.343)(22,4)%
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente(12.716)(17.146)4.430(25,8)%
Utile (Perdita) d'esercizio29.94137.854(7.913)(20,9)%
Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi21-21n.a.
Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo29.92037.854(7.934)(21,0)%


FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI:
(in migliaia di euro)
DATI AL
31.03.201931.12.2018
Capitale primario di classe 1(CET1)916.545924.285
Capitale di classe 1 (T1)972.389980.463
Totale fondi propri1.249.4841.257.711
Totale attività ponderate per il rischio8.909.6418.974.645
Ratio – Capitale primario di classe 110,29%10,30%
Ratio – Capitale di classe 110,91%10,92%
Ratio – Totale fondi propri14,02%14,01%

Il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale Fondi propri non comprendono gli utili generati dal Gruppo Bancario al 31 marzo 2019.

FONDI PROPRI E COEFFICIENTI PATRIMONIALI:
PERIMETRO DEL GRUPPO BANCA IFIS

(in migliaia di euro)
DATI AL
31.03.201931.12.2018
Capitale primario di classe 1(CET1)1.204.0051.231.537
Capitale di classe 1 (T1)1.204.0051.231.537
Totale fondi propri1.604.4311.631.858
Totale attività ponderate per il rischio8.900.6038.966.099
Ratio – Capitale primario di classe 113,53%13,74%
Ratio – Capitale di classe 113,53%13,74%
Ratio – Totale fondi propri18,03%18,20%

Il capitale primario di classe 1, il capitale di classe 1 e il totale Fondi propri non comprendono gli utili generati dal Gruppo Bancario al 31 marzo 2019.

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