I tre pilastri per essere vincenti nel trading

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Non ci si improvvisa trader. Occorre molto tempo, duro lavoro e denaro da perdere per diventarlo. Il ciclo per diventare vincenti nel trading richiede diversi anni. Tutti sono in grado di chiudere in profitto una o più operazioni; tuttavia, la vera sfida è essere vincenti sul lungo termine. Una serie di operazioni vincenti non vi rende un buon trader, ancora meno delle performance di trading straordinarie sul brevissimo termine. Molti trader principianti fanno fatica a cogliere la differenza tra un trader a tutti gli effetti e un semplice giocatore in borsa della domenica. Per essere vincenti nel trading ed essere un buon trader esistono tre pilastri.

Pilastro 1: la strategia di trading



Una strategia di trading definisce i vostri criteri di ingresso e uscita dalle posizioni. Per un trader principiante si tratta del pilastro più semplice da acquisire. Per farlo, è necessario imparare le basi dell’analisi tecnica: le figure grafiche, le resistenze e i supporti, le principali candele giapponesi e il corretto utilizzo degli indicatori tecnici più comuni. Per imparare tutto questo, non c’è bisogno di una formazione a pagamento. Sono infatti disponibili dei contenuti gratuiti sul web, ad esempio la guida all’analisi tecnica di Centralcharts. :)

Tutti questi elementi vi consentiranno di costruire una strategia di trading. Mi permetto di darvi un consiglio: la strategia di trading deve restare semplice. Non serve a nulla utilizzare 3 o 4 indicatori tecnici o cercare l’indicatore miracoloso (che non esiste). Se c’è una base fondamentale in analisi tecnica, tale base è composta dalle figure grafiche e dal corretto utilizzo di supporti e resistenze. Questi due elementi sono sufficienti per costruire una strategia di trading semplice. Gli altri elementi (candele giapponesi e indicatori tecnici) sono più che altro dei complementi alla vostra strategia; consentono in genere di ottimizzarla (utilizzare divergenze sugli indicatori, analizzare le candele, ecc.).

Per fare progressi, esiste un’unica strada: moltiplicare le analisi tecniche. E questo si apprende con la pratica. Se ne avete bisogno, potete anche consultare le analisi dei trader più esperti. Tuttavia, non seguite mai le analisi degli altri trader se non conoscete le basi dell’analisi tecnica. A forza di fare pratica farete evolvere la vostra strategia di trading. Alla fine, sarà forse basata su uno specifico indicatore (Ichimoku, RSI, ecc.), sulle candele giapponesi o sulle figure grafiche. Dovete adeguarla alle vostre preferenze e utilizzare gli strumenti dell’analisi tecnica con i quali vi sentite più a vostro agio. Esistono migliaia di strategie vincenti. La strategia non è l’elemento più importante per avere successo nel trading! Avere una strategia di trading non vi rende un buon trader, ma vi permette di essere sulla strada giusta per diventarlo.

Ho dimenticato l’elemento forse più importante di questo primo pilastro: l'apprendimento deve essere svolto su un conto demo. Non serve decisamente a nulla (se non a perdere denaro) iniziare con un conto reale fino a quando non disporrete di una strategia di trading. Si tratta del minimo sindacale.

Pilastro 2: il money management



Il money management consiste nella gestione del rischio e anche dei vostri guadagni. A mio parere è l’elemento più importante. Ho realizzato un sondaggio su Twitter al riguardo e sono stato piacevolmente sorpreso di scoprire che il money management è considerato dai trader il criterio più importante per avere successo nel trading.

Si tratta spesso del fattore che fa la differenza tra un trader vincente e uno perdente. La gestione del rischio implica anche quella degli stop loss e del vostro capitale. Saper collocare uno stop loss è una cosa, ma vi servirà a poco se rischiate una parte eccessiva del vostro capitale. Nella misura del possibile, non dovrete mai superare il 2% del rischio su una singola operazione; se siete dei trader principianti, accontentatevi dell’1%. Per tale motivo, i fondi disponibili sul vostro conto non devono essere troppo limitati: devono infatti permettervi di applicare una rigorosa gestione del rischio. Questo importo varia enormemente in base agli attivi che tradate. Tradare gli indici è ad esempio molto costoso, mentre il Forex consente di regolare le dimensioni della vostra posizione (con i mini-lotti).

Per imparare le basi del money management dovete utilizzare un conto demo. Effettuate alcune operazioni seguendo scrupolosamente la vostra strategia di trading precedentemente definita. Dovete familiarizzare con le dimensioni della posizione per ciascuna tipologia di attivo tradato e comprendere l’impatto di tale operazione sul vostro conto in caso di perdita. In seguito, sempre con un conto demo, cercate di guadagnare qualcosa nelle settimane successive. Questo vi consentirà di ottimizzare il collocamento degli stop loss all’apertura di un’operazione ma anche durante la stessa. Infatti, è importante spostare lo stop loss man mano che l’operazione evolve (soprattutto se praticate lo swing trading), in un primo momento per ridurre il rischio e, in seguito, per proteggere i guadagni. Più facile a dirsi che a farsi. È infatti uno degli elementi più complessi del trading. Spostare troppo rapidamente il vostro stop vi farà perdere un gran numero di operazioni, mentre spostarlo troppo tardi (o non spostarlo affatto) può generare ingenti perdite difficili da recuperare. Tornare in territorio positivo quando si inizia con un’operazione al -2% non è una sfida agevole.

Quando riuscite a generare performance in modo duraturo (almeno alcune settimane) sul vostro conto di trading demo, siete pronti per il grande salto (conto reale).

Pilastro 3: la psicologia



Ecco un aspetto molto difficile da padroneggiare, per il semplice motivo che non lo si impara. La psicologia nel trading consiste nella gestione delle emozioni. Queste emozioni dipendono dalla vostra personalità e soprattutto dal vostro rapporto con il denaro. Su un conto demo potreste avvertire alcune emozioni ma, in genere, sono limitate. Ma quando rischiate il vostro denaro cresceranno a dismisura. Aprire un conto reale è l’unica soluzione. Si tratta di un autentico battesimo del fuoco! Potreste anche esservi preparati alla perfezione, ma non sarete mai pronti per tradare realmente. È impossibile sapere come reagirete quando in gioco c’è il vostro capitale. Il denaro fa emergere numerose emozioni: la cupidigia, la paura, la frustrazione, la rabbia, il rifiuto solo per citarne alcune.

Il trading è uno dei mezzi più efficaci per imparare a conoscersi. Rivela la vostra vera natura, i vostri principali difetti. Il pieno rispetto del money management è la migliore arma a vostra disposizione per tenere sotto controllo le emozioni. Nonostante tutto, all’inizio prendono spesso il sopravvento. Le emozioni hanno un impatto devastante sia su un trader perdente che su uno vincente. Dopo una serie di operazioni vincenti, infatti, si tende a forzare la mano, ci si dice di essere i migliori e si abbassa inevitabilmente la guardia. L’eccesso di fiducia è un aspetto da temere nel trading. Può spingervi a dimenticare la vostra strategia di trading (per concludere altre operazioni e guadagnare di più) o la gestione del rischio (maggiori dimensioni delle posizioni sempre per guadagnare di più). Al contrario, dopo una serie di operazioni perdenti si diventa meno lucidi, ci si innervosisce, si inizia a maledire di aver perso il denaro guadagnato con tanti sforzi. Le vostre emozioni vi spingeranno quindi a correre più rischi nel tentativo di recuperare la perdita.

A prescindere da se avete realizzato un guadagno o una perdita, dal momento in cui aumentate il rischio è già troppo tardi!Prima o poi azzererete i vostri fondi disponibili. È difficile disciplinarsi e applicare di nuovo un rigoroso money management dopo aver aumentato il rischio (anche se vi convincete che lo state facendo solo provvisoriamente). Nonostante tutti gli avvertimenti, prima o poi questo giorno arriverà anche per voi. È il prezzo della formazione. Non conosco alcun trader che non abbia azzerato almeno una volta i propri fondi disponibili. Quando quel giorno arriverà, non commettete l’errore di depositare nuovo denaro. Fate altro per alcune settimane. Occorre del tempo per digerire la perdita. Se tornate a tradare troppo rapidamente, le emozioni saranno ancora presenti e commetterete lo stesso errore. Sfortunatamente è proprio quello che fanno moltissimi trader principianti. Questo è un momento decisivo per il vostro trading. Tornate a tradare con maggiore calma, soltanto con il tempo possiamo infatti imparare dai nostri errori.

Dopo alcune settimane, potrete depositare nuovamente denaro sul vostro conto. Attenzione tuttavia a non investire mai oltre il 10% dei vostri risparmi. Per investire una somma maggiore, dovete essere sicuri di guadagnare sul medio/lungo termine. Depositate la stessa somma della prima volta e cercate di non cedere alle vostre emozioni. Nel trading, il vostro obiettivo non deve essere guadagnare, ma durare. Se durate, diventerete alla fine dei buoni trader.

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