Vivere di trading: istruzioni per l’uso

  • Chi ha votato?
  • 322
  • 0
Vivere di trading è davvero possibile? A quanto ammonta il capitale richiesto? Quale stipendio sperare? I privati sono tutti portati per diventare dei trader professionisti? In che modo possono farlo? Come si diventa un trader indipendente? Sono queste le domande alle quali risponderò in quest’articolo.

Imparare a tradare prima di poter vivere di questa attività



Sono innumerevoli le persone che visitano i forum per manifestare la propria intenzione di vivere con il trading. Nella maggior parte dei casi, questa idea segue la perdita recente di un lavoro, un lungo periodo di disoccupazione o il fatto di avere un impiego che non piace. Ciò che spinge gran parte dei trader privati a lanciarsi in quest’avventura è spesso il desiderio di cambiare radicalmente la propria vita. Tuttavia, l’impazienza è un cattivo maestro, soprattutto nel trading. Il più delle volte i trader principianti non intendono dedicare il giusto tempo alla formazione (alcuni non si formano affatto e pensano che sia possibile improvvisarsi trader dall’oggi al domani), nella speranza di iniziare a guadagnare rapidamente denaro.

Imparare le basi del trading richiede molto tempo e duro lavoro. Per acquisire le basi, sono disponibili molteplici guide formative sul trading. Al contrario, c’è una cosa che non si impara studiando, ovvero l’esperienza. In alcune professioni è sufficiente possedere discrete competenze; non è questo però il caso del trading. Per diventare un buon trader servono diversi anni. È necessario moltiplicare i test sulle strategie di trading, trovare la formula giusta per gestire correttamente il rischio e imparare a tenere sotto controllo le emozioni (vedere psicologia del trader). Ci sarà sempre qualcuno che vi dirà il contrario, quelli che ottengono una performance del 200% in pochi giorni e che si vantano sui forum. Stranamente però, dopo pochi giorni o settimane spariscono nel nulla. Perché tutti possono guadagnare nel trading (fortuna, una buona intuizione, talento), ma la vera sfida è continuare a farlo sul lungo termine. Vivere di trading significa generare uno stipendio soddisfacente sul lungo periodo. Scordatevi di diventare ricchi in una settimana!

Se desiderate che un giorno il trading diventi la vostra fonte di sostentamento, dovete capire che il denaro è il vostro strumento di lavoro.Va protetto a ogni costo. Questo deve essere il vostro obiettivo. Se perdete il vostro denaro, non avrete più un lavoro. Quando iniziate a muovere i primi passi nel trading, non dovete puntare subito a guadagnare denaro, bensì a evitare di perderlo, di durare il più a lungo possibile. Se durate nel trading, imparerete proprio questo. E sarete sulla strada giusta.

I prerequisiti per vivere di trading



- L'esperienza
Prima di poter pensare di vivere con il trading, dovete lavorare duramente, molto duramente. Per formarsi sul trading sono richiesti molti anni. Il miglior metodo di apprendimento è la pratica. Per capire meglio questo punto, possiamo fare un confronto tra la scuola e una professione. A scuola, imparate le basi tecniche, la teoria. Ma nel momento in cui dovete mettere in pratica le conoscenze acquisite, vi rendete conto che non bastano per essere bravi nel vostro lavoro. Dovete maturare esperienza sul campo, imparare i trucchi del mestiere per fare progressi. Questo esempio è particolarmente calzante per il trading: imparare le basi richiede soltanto del lavoro, mentre diventare un trader di successo richiede del tempo. La migliore formazione sul trading del mondo non sostituirà mai l’esperienza. Ricordatevi questo punto se state pensando di spendere una fortuna per una formazione a pagamento sul trading che promette di farvi diventare dei trader in pochi giorni. Se siete così ingenui da crederci, vi state facendo prendere dall’impazienza. Non scordatevi mai che l’impazienza è un cattivo maestro.

- L’aspetto mentale
Per poter sperare di vivere con il trading, è necessaria una volontà di ferro. Imparare a tradare è una fase molto lunga, un’autentica seccatura. Numerose saranno le delusioni, perderete in più occasioni i fondi disponibili sul conto, vi maledirete per aver bruciato tutti i vostri risparmi, trascorrerete lunghi periodi di frustrazione e rabbia. Inoltre, ci saranno dei periodi di euforia, in cui vi sentirete invincibili, più forti del mercato. Avrete capito ormai che è necessario tenere sotto controllo le vostre emozioni. Le emozioni positive sono tanto pericolose quanto quelle negative. L’obiettivo del trader è eliminarle del tutto dal proprio trading o piuttosto tenerle a bada. Il giorno in cui sarete in grado di farlo, sarete sulla giusta strada per vivere di trading. Ma per diventare impermeabili alle emozioni, dovete sviluppare una gestione del rischio impeccabile (money management) e imparare dagli errori commessi. Commettere errori è infatti il miglior modo per imparare; non vi è nulla di così efficace per apprendere una lezione di trading. Ma questi errori non dovrebbero costarvi troppo caro. Per questo motivo, i vostri primi depositi su un conto di trading non devono mai essere eccessivamente elevati. Poco importa il capitale investito: il fatto che sia in gioco il vostro denaro attiva le emozioni. Nel trading il vostro principale nemico non è il mercato, ma voi stessi!

Occorre inoltre tener conto della pressione esercitata dal fatto di dover vivere con il trading.
Se chiudete un mese in rosso, non avrete uno stipendio e, peggio ancora, dovrete prima recuperare le perdite per guadagnare denaro il mese successivo. Per la maggior parte delle persone questa pressione è insostenibile. Io non ci sono mai riuscito. La mia vita personale, il mio umore giornaliero dipendevano troppo dal trading. Non è sufficiente avere una strategia di trading vincente per vivere di questa professione. L’aspetto psicologico è almeno tanto importante quanto il trading stesso (strategia di trading e money management). Vi invito a leggere il seguente articolo: I tre pilastri per essere vincenti nel trading.

A quanto ammonta il capitale necessario per vivere di trading?



La prima cosa da capire è che i mercati finanziari non sono un grande casinò. Praticare trading per diventare ricchi è l’approccio sbagliato. I vostri obiettivi devono essere in linea con i mezzi disponibili. Se investite 10.000€, non guadagnerete mai centinaia di migliaia di euro. Tutt’al più, se siete buoni trader, arriverete a qualche decina di migliaia. Inoltre, se volete vivere di trading dovete anche tener conto di un altro elemento, ossia la fiscalità del trader.Una parte consistente dei vostri guadagni se ne andrà in imposte e contributi sociali. Il trading è un lavoro come un altro; l’obiettivo è ottenere uno stipendio più o meno regolare tutti i mesi (e questo implica che preleverete periodicamente una parte dei vostri guadagni).

Facciamo un esempio. Depositate 25.000€ su un conto di trading con l’ipotesi ottimistica di guadagnare il 10% in un mese. A fine anno, se non avete modificato il vostro effetto leva, guadagnerete 30.000€. Questo importo vi permette di optare per il regime dei minimi e beneficiare quindi di imposte sul reddito più contenute. Dopo aver sottratto le imposte, dividete l’importo residuo per 12 e calcolerete il vostro stipendio mensile.

Facciamo ora un altro esempio, con importi più elevati che non vi permettono di rientrare nel regime dei minimi. Supponiamo che con il vostro trading avete guadagnato 50.000€. In questo caso dovrete fare la massima attenzione. Le imposte si riveleranno molto più alte in quanto siete liberi professionisti. Potreste ritrovarvi a guadagnare all’incirca lo stesso importo di prima, nonostante i vostri guadagni siano quasi raddoppiati. Questo perché, in Italia, tra il regime dei minimi e quello tradizionale vi è un abisso.

Morale della favola: ottenere uno stipendio soddisfacente è possibile ma, se desiderate ricavare importanti guadagni (che resta l’obiettivo di tutti i privati che intendono vivere di trading), dovrete disporre di un capitale molto elevato, pari a svariate centinaia di migliaia di euro. Lascio a voi il compito di fare dei calcoli in base allo stipendio che sperate di guadagnare per trovare l’importo giusto da investire.

Se non volete pagare le tasse, non vi resta che una soluzione. Lasciare l’Italia. Non conosco alcun trader professionista che vive in Italia. L’imposizione fiscale è troppo elevata. Lussemburgo, Andorra, Spagna, Hong Kong... sono queste le destinazioni preferite dai trader. Ma dovete essere disposti a lasciare l’Italia e stabilirvi all’estero. È il prezzo da pagare per tradare autonomamente, a meno che non si disponga di fondi molto importanti o conseguite straordinarie performance.

Se mai riuscirete a superare tutti questi ostacoli, dovrete affrontarne un ultimo, ossia la vita del trader. Contrariamente a quello che si vede nei film, la vita del trader non è più emozionante di quella di altre persone. Oserei definirla noiosa. L’obiettivo del trader è applicare assiduamente la sua strategia senza alcuna eccezione, con un rigoroso money management e un controllo totale delle emozioni. Si diventa una specie di robot di trading. Vivere di trading, un’utopia?

Informazioni sull'autore

  • 14
  • 69
  • 45
  • 4

Aggiungi un commento

no pic

Commenti

0 Commenti