Quale unità temporale scegliere nel vostro trading?

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La scelta dell’unità temporale nel trading determina la frequenza delle vostre operazioni. Minore è l’unità temporale e più è elevato il numero di segnali. Ottenere molti segnali di acquisto/vendita è positivo, ma occorre avere il tempo di monitorare le operazioni ed essere reattivi. In linea generale, minore è l'unità temporale utilizzata e più tempo dovrete dedicare al trading. È inoltre necessario poter restare concentrati sul trading, senza distrazioni. La scelta dell’unità temporale dipende dal tempo disponibile e dalle preferenze di trading. Nel trading è possibile distinguere 3 grandi categorie di persone: quelli che tradano a tempo pieno, quelli che lo fanno a tempo parziale e quelli che il tempo non ce l’hanno affatto.

Quale unità temporale scegliere per tradare a tempo pieno?



Un trader a tempo pieno non ha limiti temporali. Dispone di tutta la giornata per tradare. In questo caso, la scelta dell’unità temporale non dipende dal tempo disponibile. La scelta dipenderà al contrario dalle preferenze di trading.

Se desiderate praticare lo scalping, non ci sono dubbi: si tratta infatti di un trading a brevissimo termine. L’unità di tempo spazierà dal tick a un massimo di 5 minuti.

Se invece volete praticare lo swing trading, avrete in pratica una scelta illimitata. Spetta a voi determinare l’unità temporale con la quale vi sentite più a vostro agio, quella che vi stressa di meno. Se siete nervosi di natura, privilegiate le grandi unità temporali (non inferiori a 1 ora). In modo analogo, se avete iniziato a muovere i primi passi nell’analisi tecnica, l’identificazione dei vari elementi grafici richiederà più tempo. Optate quindi per una grande unità temporale per fare tutto con calma.

Non esistono unità temporali migliori di altre. Non c’è alcuno studio che mostri un legame tra la performance realizzata e l’unità di tempo prescelta. Meno opportunità di trading non si traducono necessariamente in una minore performance.

Maggiore è il numero di posizioni aperte nel corso della giornata e minori devono essere le dimensioni delle vostre posizioni. È molto importante adattare la gestione del rischio all’unità temporale selezionata. Infatti, su un grafico di 15 minuti, i guadagni/le perdite sono al massimo di qualche decina di punti, mentre su un grafico giornaliero i punti diventano centinaia.

La giusta unità temporale è quella più adatta al vostro profilo di investitore. Quella in pratica che vi permette di essere più performanti.

Quale unità temporale scegliere per tradare a tempo parziale?



Un trader a tempo parziale dispone soltanto di una o due ore per tradare nel corso della giornata. La scelta dell’unità temporale risulta quindi limitata rispetto al trader a tempo pieno. Esistono quindi due possibilità:

- Praticare trading a brevissimo termine:se disponete di 2 ore al giorno, avrete tutto il tempo per effettuare operazioni su piccole unità temporali. Potete optare per lo scalping oppure per lo swing trading su un’unità temporale inferiore ai 10 minuti. In questo modo lasciate il tempo alla vostra idea di trading di concretizzarsi.

- Praticare trading a medio/lungo termine:se il trading a breve termine non fa per voi, optate per un’unità di tempo compresa tra 1 ora e un mese. 15 o 30 minuti sono intervalli temporali troppo brevi per permettere alla vostra idea di trading di concretizzarsi e al tempo stesso troppo rapidi; questo richiede quindi un monitoraggio regolare della vostra posizione. A partire da 1 ora, potete ad esempio effettuare gli ordini a mezzogiorno e fare un rapido check a fine giornata dopo il lavoro per vedere il risultato finale. Maggiore è l’unità temporale e minore è la necessità di monitorare la vostra operazione. Il tempo di trading risulta pertanto ridotto.

A prescindere dalla vostra scelta, non dimenticate MAI di collocare uno stop loss su tutte le operazioni! Già è indispensabile se restate davanti allo schermo a monitorare la vostra operazione, figuriamoci se non avete tempo per farlo.

Quale unità temporale scegliere per un trader senza tempo?



Come indica il nome stesso, un trader “senza tempo” è un trader che non ha il tempo di tradare. Anche in questo caso occorre distinguere tra due tipi di persone:

- Quelli che non hanno il tempo di formarsi sul trading: in questo caso, non occorre aggiungere altro, è una scelta personale. Se si vuole fare qualcosa, il tempo lo si trova. Formarsi sul trading richiede molto tempo. L’esperienza sui mercati finanziari è infatti un fattore particolarmente importante. E una fase di formazione è indispensabile. Si traduce infatti in numerosi errori che, sfortunatamente, è bene commettere per fare progressi nel trading.

- Quelli che non hanno il tempo di tradare: se vi siete formati sul trading e sostenete di non avere tempo per tradare, significa che per voi il trading è semplicemente un’attività a breve termine, da praticare su ridotte unità temporali. Le unità temporali spaziano dal tick al mese. Potete quindi conservare le stesse posizioni per settimane o mesi. Senza arrivare a tal punto, potete anche praticare trading sul medio termine (ma evitate il breve termine, poiché richiede molto tempo a disposizione). La vostra unità temporale può variare da 4 ore a un mese. La scelta è quindi ampia. Non so perché il trading a medio/lungo termine non sia visto di buon occhio, come se non fosse un vero e proprio trading.

Alcuni consigli di trading



Prima ancora di guadagnare denaro, quello che conta nel trading è durare nel tempo. La maggior parte dei trader principianti vuole tradare sul breve termine, ma non è preparata per farlo. Tutto va infatti troppo veloce. Occorre quindi essere più reattivi, saper gestire la volatilità, saper tenere sotto controllo stress ed emozioni, essere in grado di rilevare i segnali di trading guardando semplicemente un grafico.

Iniziare sul breve termine equivale a darsi la zappa sui piedi. Provate all’inizio delle unità temporali che vi lascino il tempo di analizzare adeguatamente la situazione e, quando vi sentite pronti, testate le unità temporali più brevi (ma non prima). In seguito, tutto dipende dalle vostre preferenze di trading.

Quando parlo di testare il trading, mi riferisco a un conto demo. È infatti con questo conto che determinate l’unità temporale più adatta alle vostre esigenze, a meno che non abbiate soldi da buttare. Imparare a tradare non è uno sprint, è una maratona. Il denaro disponibile è il vostro strumento di lavoro. Occorre quindi preservarlo a ogni costo e utilizzarlo con saggezza!

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