I ritracciamenti di Fibonacci in analisi tecnica

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I ritracciamenti di Fibonacci sono utilizzati da numerosi trader sui mercati finanziari. Il loro successo dipende dal fatto che una tendenza non è mai lineare, ci sono sempre delle correzioni in una tendenza rialzista e dei rimbalzi in una tendenza ribassista. Questi rimbalzi o correzioni sono più o meno marcati. I ritracciamenti di Fibonacci consentono di determinare delle zone di ritracciamento per il movimento precedente, ossia dei livelli sui quali i rimbalzi o le correzioni possono arrestarsi. Ci soffermeremo su come tracciare i ritracciamenti di Fibonacci, a cosa servono e come utilizzarli nel senso della tendenza principale e nel senso opposto.

Come tracciare i ritracciamenti di Fibonacci



I ritracciamenti di Fibonacci collegano il punto massimo e il punto minimo di un movimento tendenziale graduando il movimento da 0 a 100%. I livelli di ritracciamento importanti utilizzati al momento sono i seguenti: 23,60%, 38,20%, 50% e 61,80%. Questi livelli sono associati alla sezione aurea scoperta dal matematico Leonardo Fibonacci.

In una tendenza rialzista, i ritracciamenti di Fibonacci scendono dallo 0 al 100%. Occorre associare il punto minimo che ha avviato la tendenza rialzista al punto massimo sul quale è comparsa un’inversione.
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In una tendenza ribassista, i ritracciamenti di Fibonacci salgono dallo 0 al 100%. Occorre associare il punto massimo che ha avviato la tendenza ribassista al punto minimo sul quale è comparsa un’inversione.
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È sempre necessario associare i punti che presentano la maggiore intensità. Infatti, durante un movimento rialzista/ribassista, il corso è caratterizzato da fasi di correzione e si formano punti minimi/massimi nell’intero andamento. Tuttavia, non dovete tenere in considerazione questi punti per tracciare i vostri ritracciamenti di Fibonacci.

Per verificare se avete selezionato il punto minimo/massimo adeguato, aspettate che il corso presenti un primo movimento di correzione verso il ritracciamento al 23,60%. Una volta che il corso registra un rialzo, i vostri ritracciamenti di Fibonacci sono confermati.

Tutte le piattaforme di trading propongono i ritracciamenti di Fibonacci. Non dovete pertanto calcolare i livelli manualmente; sarà la piattaforma a farlo.

A cosa servono i ritracciamenti di Fibonacci



I ritracciamenti di Fibonacci funzionano come resistenze e supporti. Permettono:

- Di collocare stop loss: come per una resistenza/supporto, quando si “rompe” un livello potete posizionare uno stop sopra/sotto tale livello con un margine. È inoltre necessario tener conto dello spread sul prodotto che negoziate.

- Di definire obiettivi di corso: una volta “rotto” un ritracciamento, l’obiettivo è il ritracciamento di Fibonacci successivo. Pertanto, alla rottura del ritracciamento al 23,60%, il vostro obiettivo è il ritracciamento al 38,20%. Potete quindi spostare progressivamente il vostro stop se prevedete un proseguimento della correzione, oppure incassare gli utili una volta raggiunto l’obiettivo.

Nell’ambito della vostra strategia di trading non dovete impiegare soltanto i ritracciamenti di Fibonacci; è infatti necessario utilizzarli insieme ad altri elementi dell’analisi tecnica: figure grafiche, indicatori tecnici, candele giapponesi…

I ritracciamenti di Fibonacci come strumento di ritracciamento



I ritracciamenti di Fibonacci vi consentono di sfruttare un movimento di correzione su una tendenza definendo degli obiettivi di corso. Tali obiettivi sono necessariamente più vicini rispetto all’utilizzo dei ritracciamenti di Fibonacci nella direzione della tendenza iniziale. Per ottimizzare i vostri punti di ingresso, potete consultare le unità temporali inferiori a quella della vostra operazione.

Se la tendenza iniziale è stata marcata (rally rialzista/ribassista o intenso movimento della tendenza), il ritracciamento di Fibonacci più comune è quello al 38,20% (in alcuni casi quello al 50%). Il movimento è spesso meno marcato rispetto a quello della tendenza iniziale. La correzione è progressiva e raramente brusca, salvo quando viene pubblicato un annuncio economico. Avete in genere tutto il tempo per posizionarvi e sfruttare il movimento.

Se la tendenza iniziale è stata debole (movimento di tendenza modesto con una bassa intensità), il corso raggiunge spesso il ritracciamento di Fibonacci al 50% o al 61,80%. In questo caso, i movimenti di correzione sono spesso più rapidi (la pressione alla vendita o all’acquisto della tendenza iniziale è infatti meno significativa).

Quando utilizzate i ritracciamenti di Fibonacci come strumento per sfruttare la correzione, non dovete dimenticare la tendenza iniziale. Dovete pertanto prestare attenzione agli elementi tecnici che indicano una possibile ripresa della tendenza iniziale, come l’uscita da una figura grafica di consolidamento (a gagliardetto o a bandiera), da una figura di inversione (cuneo, diamante, doppio massimo/minimo) o ancora la rottura di una linea obliqua rialzista/ribassista o di un ritracciamento nella direzione della tendenza iniziale.

Se osservate uno di questi segni sul vostro grafico dei prezzi, non dovete più negoziare la correzione sperando che il movimento prosegua. Indicano infatti una ripresa della tendenza iniziale. Se vi siete confusi e non siete certi della tendenza evidenziata dall’attivo che state tradando, consultate l’unità temporale superiore per visualizzare la tendenza generale.

I ritracciamenti di Fibonacci nella direzione della tendenza



È anche possibile utilizzare i ritracciamenti di Fibonacci per rilevare il segnale di una ripresa della tendenza iniziale. Questa è la strategia spesso consigliata ai trader principianti, in quanto il rischio è minore ed è in genere più facile collocare i propri stop loss. Inoltre, gli obiettivi di corso sono più distanti, aspetto che offre una maggiore probabilità di guadagno. In un primo momento, si punta in genere a un rendimento sul minimo/massimo utilizzato per tracciare i ritracciamenti di Fibonacci poi, in caso di rottura di questo livello di prezzo, viene fornito un nuovo segnale di acquisto/vendita.
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In teoria il segnale di acquisto/vendita viene fornito dalla rottura di un ritracciamento di Fibonacci nella direzione della tendenza iniziale. Si consiglia tuttavia di aspettare anche l’uscita o la rottura degli elementi tecnici illustrati in precedenza (figure di consolidamento, inversione, linee oblique, ecc.). Questi fenomeni rafforzano il segnale di vendita/acquisto e permettono di evitare numerosi falsi segnali. Proprio per questo motivo non è consigliabile utilizzare soltanto i ritracciamenti di Fibonacci nella propria strategia di trading.

Quando aprite una posizione, gli altri elementi tecnici da considerare dipendono dalla pertinenza dei ritracciamenti di Fibonacci. Se, durante la correzione, il corso evolve perfettamente in linea con questi livelli, la rottura di un ritracciamento nella direzione della tendenza può essere sufficiente a fornire un segnale di acquisto/vendita valido. Al contrario, se il corso ha oscillato tra i ritracciamenti, andamento che moltiplica le false rotture, è indispensabile confermare il segnale di acquisto/vendita con un altro elemento grafico. In questo esempio, il segnale di vendita è fornito dalla rottura della linea obliqua rialzista:

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